Un gatto anziano richiede attenzioni specifiche in quanto cambiano i suoi comportamenti e di conseguenza le sue esigenze, scopriamo insieme come prendercene cura.
Il gatto si definisce anziano quando arriva all'età di 11 anni, ma spesso non si sa con esattezza qual è la sua età anagrafica esatta.
Bisogna, dunque, osservare attentamente segnali che indicano l’avanzare degli anni come: la diminuzione dell’udito, gli occhi opachi, i movimenti rallentati, ecc.
Il gatto anziano presenta molti cambiamenti nella fisiologia, nel comportamento e nella vulnerabilità rispetto a particolari malattie.
Fra i cambianti fisiologici vi sono:
Tutto questo incide sul comportamento: i gatti anziani cacciano meno e passano meno tempo all'aperto, in genere sono meno attivi e dormono molto più a lungo rispetto a prima.
La vecchiaia porta con sé delle malattie tipiche alle quali bisogna prestare attenzione.
I gatti anziani corrono il rischio di ammalarsi di artrite, diabete felino, malattie renali o problemi tiroidei.
Inoltre, possono presentare problemi legati alla vista e all’udito.
Per poter intervenire in anticipo è importante far visitare regolarmente il gatto anziano dal veterinario, per aiutarlo a stare meglio e comunicare al medico sempre sintomi e segnali particolari che si sono riscontrati, come ad esempio:
Per rendere felice il tuo gatto e fargli vivere la vecchiaia serenamente vanno adottati dei pratici accorgimenti: